La cogenerazione a gas: microcogenerazione
La differenza principale tra i sistemi di microcogenerazione (< ai 50 kWe) e quelli di cogenerazione per applicazioni industriali, è che questi ultimi privilegiano la produzione di energia elettrica ed il calore viene recuperato come utile sottoprodotto: i sistemi di microcogenerazione, che possono essere installati anche in case o piccoli edifici commerciali, danno priorità alla produzione di calore generando al contempo energia elettrica.
L’energia elettrica prodotta dagli impianti di micro cogenerazione può essere auto consumata o ceduta alla rete attraverso il meccanismo dello “scambio sul posto”.
Grazie alla contenuta entità dell’investimento ed ai ridotti costi di gestione e manutenzione, i sistemi di microcogenerazione ad alto rendimento garantiscono ottimi risultati economici anche in caso di utenze non industriali e di tipo domestico.
Le ridotte dimensioni dei moduli ne permettono inoltre l’installazione all’interno di piccoli ambienti quali centrali termiche condominiali, sottoscale, cantine, garage, etc.
A livello normativo la cogenerazione è considerata un’opportunità di risparmio di energia: la promozione della cogenerazione ad alto rendimento basata su una domanda di calore utile è una priorità comunitaria, in funzione dei benefici in termini di risparmio di energia primaria, delle perdite di rete e di emissioni, in particolare quelle dei gas a effetto serra.
Il meccanismo d’incentivazione principale a cui hanno accesso gli impianti di microcogenerazione è costituito dai cosiddetti TEE (Titoli di Efficienza Energetica) o CB (Certificati Bianchi), ottenibili per tutte le iniziative di risparmio energetico.